Nell'arco di soli quindici anni, la metodologia di realizzazione degli elaborati cartografici si è evoluta in modo radicale. Con l'avvento dell'informatica, si è assistito ad un progressivo passaggio dalle organizzazione del progetto cartografico finalizzata alla produzione di un supporto cartaceo (disegnato a mano), ad una preponderante attenzione alle attività di produzione, messa a sistema e distribuzione della cosiddetta "informazione territoriale".
Progressivamente, si abbandona anche la via del disegno CAD, strutturato in livelli grafici, che per lungo tempo e' stato un sostituto informatizzato del disegno manuale, pratico, di facile approccio, ma ricco di effetti collaterali principalmente in termini di qualità geometrica e riusabilità dei materiali prodotti.
Nel nuovo paradigma, conseguente alla progessiva introduzione nel mercato di software GIS (Geographic Information System) e all'affermarsi delle strutture SIT (Sistemi Informativi Territoriali) negli Enti, la separazione della componente informativa (logica, concettuale e fisica), basata sulla disponibilità di potenti sistemi RDBMS (relational database management system), da quella applicativa, di presentazione e distribuzione dei dati, ha da un lato portato ad un miglioramento complessivo in termini di accuratezza ed affidabilità dei dati, ma ha anche ampliato la gamma delle potenzialità e degli ambiti di utilizzo delle tecnologie nella pianificazione e gestione del territorio.